Due anni di ascolto, incontri, emozioni, piccoli e grandi cambiamenti. Si è concluso S8SOPRA, un progetto che ha lasciato un segno concreto nel cuore del Municipio 8 di Milano, portando sostegno psicologico ed educativo a oltre 400 ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 18 anni. Un lavoro silenzioso ma profondo, fatto di relazioni, alleanze e cura quotidiana, nato da un’urgenza vera: intercettare e accompagnare il disagio emotivo degli adolescenti, prima che diventi cronico.

L’iniziativa è stata promossa da Farsi Prossimo, insieme a Sociosfera ONLUS e all’Associazione PsiQO, con il sostegno di Fondazione Cariplo nell’ambito del bando AttentaMente (I edizione). I quartieri coinvolti – Villapizzone, Quarto Oggiaro e Gallaratese – sono stati il palcoscenico di un’azione corale, costruita ascoltando il territorio e i suoi bisogni più profondi.

“Siamo partiti da una situazione difficile e l’abbiamo voluta mettere sottosopra. Anzi, S8SOPRA,” racconta Marta Faggioli, responsabile del progetto. “Perché i ragazzi di oggi sono gli adulti di domani, e meritano di essere visti, accolti e accompagnati.”

Uno spazio di fiducia

S8SOPRA ha creato luoghi dove gli adolescenti potessero sentirsi accolti: scuole, consultori, spazi di ascolto, gruppi in classe e anche case. In due anni, sono stati 433 i ragazzi coinvolti, insieme a 35 genitori. A ciascuno è stato offerto un percorso pensato su misura: laboratori psicoeducativi, colloqui individuali, supporto familiare, percorsi terapeutici, incontri domiciliari.

Tutto questo è stato possibile grazie a una rete forte, fatta di professionisti con competenze diverse – psicologi, educatori, counselor, pedagogisti – e di alleanze con scuole, servizi sanitari, consultori e le tre UONPIA del territorio. Nella metà dei casi – il 53% per la precisione – il progetto ha attivato un lavoro congiunto con queste unità neuropsichiatriche, offrendo ai ragazzi un sostegno integrato e continuo. E i risultati si sono visti: nel 72% delle situazioni seguite si è registrato un miglioramento del benessere emotivo e una riduzione dei comportamenti disfunzionali.

Una squadra, una visione

La forza di S8SOPRA è stata proprio questa: un approccio corale, dove ogni professionista ha potuto contribuire con la propria prospettiva, ma sempre dentro a un disegno condiviso. La governance del progetto ha previsto un’équipe multidisciplinare e momenti di confronto continui, capaci di leggere i bisogni in profondità e dare risposte personalizzate, concrete e tempestive. Non un modello rigido, ma una struttura flessibile, capace di adattarsi alle specificità dei contesti e delle persone. È questa flessibilità – insieme alla qualità degli interventi – a rendere oggi S8SOPRA un’esperienza da raccontare e, soprattutto, da replicare.

E adesso?

Con la conclusione del progetto, si apre una nuova sfida: non lasciare che quanto costruito vada disperso. “Abbiamo dimostrato che è possibile fare rete davvero – sottolinea ancora Marta Faggioli – e creare risposte efficaci per i ragazzi più fragili. Ma perché questo lavoro abbia un senso duraturo, è fondamentale che venga sostenuto e portato avanti nel tempo.”

C’è un patrimonio prezioso fatto di relazioni, fiducia, esperienze e competenze. E c’è una generazione che ha ancora bisogno di spazi sicuri, dove essere ascoltata senza giudizio. S8SOPRA ha acceso una luce. Ora serve l’impegno di tutti per non spegnerla.

Per informazioni e approfondimenti:

Marta Faggioli – Responsabile del progetto S8SOPRA: marta.faggioli@farsiprossimo.it